Il 3/maggio/2025 a Rimini 5 soci fondatori hanno costituito l'Associazione “Per la Rappresentanza Voto LibEguale” per la restituzione agli italiani del diritto di scelta di tutti i propri rappresentanti in Parlamento con voto libero, personale, segreto ed eguale e per salvaguardare il ruolo centrale del Parlamento, nel rispetto della Costituzione, in particolare all’art.48, tramite azioni consentite dalla Costituzione fino alla promozione di un referendum per la modifica dell’attuale legge elettorale per Camera e Senato, il cosiddetto Rosatellum, almeno per l’abrogazione voto congiunto.
Rilanciamo il nostro pressante appello per il superamento della legge elettorale per il Parlamento nota come “Rosatellum”. Questa legge elettorale iniqua deve essere superata ora, come avevano chiesto già lo scorso anno i promotori del Comitato Referendario per la Rappresentanza, ispirandosi all’impegno di Felice Besostri.
Il Rosatellum riproduce in maniera sostanziale il meccanismo delle liste bloccate del Porcellum cassato dalla sentenza 1/2014 della Corte Costituzionale, privando il corpo elettorale del diritto di indicare direttamente tutti i propri rappresentanti, come garantito dalla Costituzione, e va persino oltre, privando l’elettore della consapevolezza di quale lista ha votato e di conoscere chi ha contribuito ad eleggere. Questo tramite marchingegni come il voto congiunto, le liste bloccate seppur corte e le pluricandidature.
Dobbiamo continuare a lavorare insieme in difesa del voto personale, eguale, libero e segreto, garantito dall’art. 48 della Costituzione, oltre che per trovare soluzioni ragionevoli, praticabili, stabili, per superare l’astensionismo “involontario” del 10% di cittadini residenti all’estero e del 10% degli elettori fuori sede, ossia elettori che vivono per comprovati motivi di lavoro, studio o altro, in una provincia italiana diversa da quella di residenza, per cui l’Italia è l’unico grande paese UE a non avere una legge e una procedura definitive, siamo ancora alle sperimentazioni avvenute alle europee 2024 e al referendum 2025, sperimentazioni ottenute anche grazie al comitato “Io voto Fuori Sede” e all’associazione “The Good Lobby”.
Alle formazioni politiche deve essere garantita la possibilità di presentarsi nelle circoscrizioni in cui lo ritengano opportuno, con modalità chiare e semplici, come avviene nella maggior parte d’Europa.
All'elettore deve essere restituita dopo 20 anni la possibilità di votare non solo una lista, ma anche di dare con facilità l’indicazione per i propri rappresentanti potendo esprimere tra nomi già stampati sulla scheda fino a due preferenze di genere diverso, sia per la Camera che per il Senato.
Il momento di cambiare è ORA. Al più tardi fra due anni si terranno le elezioni politiche e, come raccomandato dalla Commissione di Venezia, l’ultimo anno prima del voto ogni modifica della legge elettorale potrebbe rivelarsi una cura peggiore del male. ...Il momento di cambiare è ORA, anche di fronte alla sempre più drammatica erosione della nostra Costituzione, delle democrazie e del diritto internazionale. Diamo forza alla partecipazione di tutti, a difesa dei diritti e dei doveri di tutti, nella Repubblica, in Europa, nel mondo.
La sentenza 1/2014 2 della Corte Costituzione a seguito del ricorso del compianto avv. Felice Carlo Besostri e altri dichiarava incostituzionali le liste bloccate del cosiddetto “Porcellum” indicando che: ”Le condizioni stabilite dalle norme censurate [“liste bloccate del Porcellum”] sono, viceversa, tali da alterare per l’intero complesso dei parlamentari il rapporto di rappresentanza fra elettori ed eletti. Anzi, impedendo che esso si costituisca correttamente e direttamente, coartano la libertà di scelta degli elettori nell’elezione dei propri rappresentanti in Parlamento, che costituisce una delle principali espressioni della sovranità popolare, e pertanto contraddicono il principio democratico, incidendo sulla stessa libertà del voto di cui all’art. 48 Cost. (sentenza n. 16 del 1978). ”
I soci dell’Associazione “Voto LibEguale” ritengono che il Rosatellum riproduca in maniera sostanziale il meccanismo delle liste bloccate del Porcellum privando il corpo elettorale del diritto di indicare direttamente tutti i propri rappresentanti come garantito dalla Costituzione e andando anche oltre, ossia privando l’elettore della consapevolezza di quale lista ha votato in determinati casi. La replicazione del meccanismo delle liste boccate del Porcellum avviene nel Rosatellum per mezzo dell'effetto combinato di questi "marchingegni":
L’associazione ha tra gli scopi sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del diritto costituzionale alla Rappresentanza e aggregare, attraverso iniziative di alleanza tra associazioni, movimenti, partiti ed ogni possibile entità associativa, università e singoli cittadini con finalità compatibili con il suo statuto, il maggior numero di soggetti che condividono gli obiettivi e i valori del rispetto delle norme costituzionali vigenti, per restituire ai cittadini italiani ed ai territori il diritto di scelta dei parlamentari. Un diritto da venti anni negato da leggi elettorali che hanno attribuito, in violazione della Costituzione e senza alcun diritto, tale privilegio alle segreterie dei partiti politici.
L'associazione ha anche tra gli scopi quello di agevolare il voto degli elettori fuori sede.
Secondo il Libro bianco sull'astensionismo pubblicato dal Governo nel 2022 oltre ad un 10% di elettori all'estero che faticano ad essere informati sulla politica italiana, sono circa 4,9 milioni (circa un altro 10% del corpo elettorale) gli elettori che vivono per motivi di studio, lavoro, cura o altro in una provincia diversa da quella di residenza e devono quindi affrontare un viaggio con relative spese più o meno lungo per recarsi al seggio. E' evidente come la propensione o meno di questo 10% di elettori ad affrontare il viaggio per tornare al seggio elettorale possa risultare fondamentale per il raggiungimento del quorum ai referendum, così come per l'esito delle consultazioni politiche e ed europee.
L’Italia è rimasta l’unico grande paese europeo a non avere una legge stabile per il diritto di voto agli elettori fuorisede. Nel 2024 per le europee c'è stata una sperimentazione per i soli studenti.
Per la prima volta ad un referendum nel 2025 è stato possibile, in via sperimentale, per i fuori sede per comprovati motivi di studio, lavoro o cura, registrarsi entro 4 maggio 2025 per votare al comune di domicilio come indicato sul sito Min.Interno. Purtroppo pochi l'hanno saputo e risultano poche le domande, ad esempio si ha notizia di solo circa 10 mila domande inviate a Roma e Milano, circa 70 mila domande sono pervenute secondo quanto il Ministero degli interni ha riferito a Pagella Politica.
Un disegno di legge "Delega al Governo per la disciplina dell'esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini che, per motivi di studio, si trovano in un comune diverso da quello di residenza" per consentire di votare ai referendum nel comune di domicilio e al capoluogo di provincia per le europee e politiche, è stato approvato alla Camera dei Deputati il 4 luglio 2023, ma è fermo al Senatoda oltre due anni!
Le sperimentazioni alle europee 2024 e al referendum 2025 sono state ottenute anche con le azioni di The Good Lobby e "Comitato Voto Fuori Sede" che hanno depositato una Legge Iniziativa Popolare per sollecitare il Senato ad approvare in via definitiva la legge sul Voto Fuori Sede già approvata alla Camera
Nel caso si raggiungano nel 50 mila sottoscrizioni l'articolo 74 del regolamento del Senato obbliga alla calendarizzazione in aula entro 3 mesi.
La Legge Iniziativa Popolare si può sottoscrivere sul Portale del Ministeso con SPID e CIE a questo link
Per gli elettori fuori sede sono generalmente previste agevolazioni per recarsi al seggio, ad esempio per il referendum 2025 erano previste queste agevolazioni come indicato nella Circolare n. 42 del 8 maggio 2025 del Ministero dell'Interno pdf - 2 Mb
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